Era uscito trionfante dalle elezioni politiche dello scorso 4 dicembre. Ma per Zoran Janković nessuna poltrona da primo ministro, non è riuscito ad ottenere i voti sufficienti in Parlamento. Sono settimane convulse per la politica in Slovenia
In quei primi mesi del 1992 era passato poco più di un anno dall'avvio della prima Guerra del Golfo. E tutti guardavano al Medio Oriente. Ma ai margini dell'Europa la Jugoslavia si stava sfaldando nel sangue. E il 15 gennaio sloveni e croati aspettavano il riconoscimento delle due neonate Repubbliche
Elezioni perse a causa dei "terroni" a cui è stata troppo facilmente concessa la cittadinanza. E' questa l'analisi che arriva dalle pagine del sito web del Partito Democratico di Janez Janša, grande sconfitto alle recenti politiche in Slovenia. Ma il Paese reagisce. Come? Vestendosi in tuta da ginnastica
Tutti s'aspettavano la vittoria dei Democratici dell'ex premier Janez Janša. Ed invece ad ottenere la maggioranza relativa è stato a sorpresa Zoran Janković, con il suo partito "Slovenia positiva". Gli elettori che in passato lo avevano eletto con maggioranze schiaccianti sindaco di Lubiana ora gli hanno consegnato la poltrona di premier
Con una campagna elettorale fiacca e poco fantasiosa la Slovenia si appresta domenica prossima ad eleggere il nuovo parlamento. Favorito l'ex premier Janez Janša che si prepara a diventare il nuovo primo ministro. Il sindaco di Lubiana Zoran Janković, nuova icona della sinistra slovena, è dato al 20%. In caduta libera il partito socialdemocratico del premier uscente Borut Pahor
Dopo le dimissioni del governo di centrosinistra il destino politico della Slovenia sembrava segnato. Alle elezioni anticipate del prossimo 4 dicembre era dato per vittorioso l'ex premier Janez Janša. Ma negli ultimi giorni le cose sono radicalmente cambiate
Alla fine è dovuto andare davanti al parlamento e chiedere la fiducia. Che non gli è stata accordata. Ieri sera in Slovenia il governo di Borut Pahor è arrivato al capolinea, 36 voti a suo favore e 51 contrari. Un approfondimento del nostro corrispondente
I presidenti di Italia e Croazia, Giorgio Napolitano e Ivo Josipović si sono incontrati sabato tre settembre a Pola. L'incontro, fortemente voluto dalla minoranza italiana, ha segnato un ulteriore e profondo passo in avanti sulla strada della riconciliazione e della voglia di lasciarsi definitivamente alle spalle le dolorose questioni eredità del Novecento
Per primi sono usciti i pensionati del Desus, poi è stato il turno del partito di sinistra Zares. Il governo di Borut Pahor da mesi non ha più la maggioranza e dovrà presto andare in parlamento a chiedere la fiducia. Il voto è ancora incerto ma la parabola del premier sloveno sembra ormai tutta in discesa. Intanto il centro destra di Janez Janša si prepara a governare
Dal responsabile delle stragi di Oslo e Utoya la Slovenia è stata indicata come uno dei Paesi in Europa dove la “propaganda multiculturale” ha avuto meno effetto. La notizia, accolta con comprensibile imbarazzo, ha però offerto occasione di dibattito
Lo scorso 10 aprile l'ennesima consultazione referendaria in Slovenia e l'ennesima batosta per il governo in carica di Borut Pahor. Che però tira avanti imperterrito "sulla strada delle riforme". Ma l'attuale maggioranza sembra essere, in una Slovenia dove la crisi economica imperversa, in totale stallo
La stella a cinque punte torna sulle monete europee a più di vent’anni di distanza dal crollo del muro di Berlino. La Slovenia ha infatti emesso da poco un milione di monete da due euro, dedicate ad un leggendario comandante partigiano, Franc Rozman
Il video ormai gira in rete. L'eurodeputato sloveno Zoran Thaler che accetta da giornalisti presentatisi come lobbisti soldi in cambio della presentazione di emendamenti legislativi. Non è il solo ad essere cascato nella trappola, ma per la Slovenia è comunque una brutta figura in Europa
Nei suoi trent'anni di vita la centrale di Krško non ha mai dato problemi, salvo un lieve incidente nel 2008. Il premier sloveno Pahor ora vorrebbe rilanciare con un altro reattore: interessata la regione Friuli Venezia Giulia, contraria l'Austria e l'esiguo movimento antinucleare sloveno
Aveva rappresentato il braccio di ferro tra Italia e Slovenia durante il percorso di quest'ultima verso l'integrazione europea. Una clausola che impediva agli stranieri di acquistare immobili su territorio sloveno, poi abrogata. Ora la questione è riemersa con prepotenza, in particolare nell'area del Carso. Con tutte le sue ambiguità
Se ne è andato per limiti di età. Ma in realtà sul suo commiato pesa un gravissimo crack finanziario della diocesi che guidava dalla metà degli anni '80. E' Franc Kramberger, vescovo di Maribor. La chiesa slovena, dal comunismo all'euforia degli affari
Tutto è cominciato con un ricercatore. Che ha voluto accedere a documenti relativi agli informatori all'estero dei servizi segreti sloveni nel periodo comunista. Lo scontro maggioranza-opposizione in Slovenia finisce sugli scaffali impolverati degli archivi di stato
Alla vigilia del Giorno del ricordo, l'incontro tra il presidente italiano Giorgio Napolitano e l'omologo sloveno Danilo Türk, avvenuto il 17 gennaio a Roma, si è svolto in un clima di concordia e volontà di dialogo. Nonostante ci sia ancora molto da fare, Lubiana e Roma avanzano lungo la riconciliazione
In Slovenia il 2010 si è chiuso con un referendum. Domenica 12 dicembre si è votato sulla nuova legge di riforma dell'emittente radiofonica e televisiva pubblica. Il 72% dei votanti si è espresso contro la legge ma, per la maggioranza di governo, non è stato certo un dramma. Un nostro approfondimento
Boris Pahor, noto scrittore della minoranza slovena di Trieste, si schiera pubblicamente contro l'elezione a Pirano di Peter Bossman, il primo sindaco di colore della Slovenia. Una presa posizione che gli è valsa l'accusa di razzismo